Il materiality assessment è uno strumento fondamentale per la rendicontazione di sostenibilità aziendale, poiché consente di identificare gli impatti, i rischi e le opportunità (IROs) significativi per un’organizzazione. Seguendo il quadro proposto dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) nelle linee guida ESRS, il processo si articola in quattro fasi principali: Step A: Comprensione del contesto, Step B: Identificazione degli IROs, Step C: Valutazione degli IROs materiali e Step D: Rendicontazione.

Step A: Comprensione del contesto

La prima fase consiste nell’analisi del contesto operativo e strategico dell’organizzazione. Questo include:

  1. 1. Analisi delle attività e delle relazioni aziendali: Esaminare il piano aziendale, la strategia, i bilanci finanziari e le relazioni con i partner nella catena del valore, sia a monte che a valle.
  2. 2. Esplorazione del contesto normativo e settoriale: Valutare il panorama legale e regolamentare, nonché i benchmark di settore e i trend di sostenibilità.
  3. Identificazione degli stakeholder chiave: Comprendere chi siano i portatori di interesse più rilevanti, sia interni che esterni, e come possano essere influenzati dalle attività aziendali.

Questa fase fornisce una visione d’insieme necessaria per orientare i passaggi successivi, garantendo che il processo di valutazione sia completo e pertinente.

Step B: Identificazione degli impatti, rischi e opportunità

Il secondo step prevede la compilazione di una lista di potenziali IROs, considerando:

– Gli impatti attuali e potenziali derivanti dalle operazioni aziendali.

– Le interazioni con la catena del valore.

– I rischi e le opportunità emergenti a livello ambientale, sociale e di governance.

Questa analisi si basa sull’elenco delle tematiche di sostenibilità definite negli ESRS e sull’eventuale integrazione di problematiche specifiche dell’azienda, derivanti da standard come GRI o ISSB. L’obiettivo è creare un inventario esaustivo che servirà come base per la valutazione di materialità.

Step C: Valutazione e determinazione degli IROs materiali

La terza fase consiste nell’applicare criteri quantitativi e qualitativi per valutare la rilevanza degli IROs identificati:

  1. Materialità degli impatti: Gli impatti vengono valutati sulla base di gravità, estensione e carattere irreversibile. Per gli impatti potenziali, si aggiunge il criterio della probabilità di accadimento.
  2. Materialità finanziaria: Si analizzano i rischi e le opportunità in termini di effetti economici, come performance finanziaria, flussi di cassa e accesso al capitale.

Il risultato è una lista consolidata di IROs materiali, derivata dalla sintesi delle due prospettive di materialità (double materiality).

Step D: Rendicontazione

L’ultima fase prevede la comunicazione trasparente del processo e dei risultati del materiality assessment. Gli obblighi principali includono:

– Descrivere il processo di identificazione e valutazione degli IROs materiali.

– Dimostrare l’allineamento degli IROs con la strategia aziendale.

– Fornire le informazioni richieste dagli ESRS in relazione agli IROs identificati.

La rendicontazione deve essere supportata da dati verificabili e da una chiara esposizione dei criteri utilizzati per valutare la materialità. Inoltre, è necessario rendere conto di eventuali lacune o omissioni, motivandole adeguatamente.

Il materiality assessment non è solo un requisito normativo, ma rappresenta uno strumento strategico per integrare la sostenibilità nella governance aziendale. Seguendo i quattro step delineati dalle linee guida EFRAG, le aziende possono garantire una rendicontazione coerente, trasparente e in linea con le aspettative degli stakeholder, contribuendo al contempo alla loro resilienza e competitività nel lungo termine.

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